Assegno unico universale: novità 2023

Assegno Unico Universale: aumenti a gennaio 2023
Dal primo gennaio 2023, se la Legge di Bilancio non subirà ulteriori modifiche, l’Assegno Unico Universale per i figli sarà maggiorato del 50% per i nuclei famigliari contenenti figli fino al primo anno di vita (indipendentemente dal reddito familiare).
Per i nuclei famigliari numerosi, dai tre figli in su, l’aumento è esteso a tutti i figli fino ai tre anni di età, a condizione che il reddito ISEE non superi i 40.000 euro.
Per tutti gli altri aventi diritto all’Assegno Unico Universale potrebbe invece esserci un aumento dell’importo con una correzione in base all’inflazione che potrebbe persino superare il 7,3%.
Inoltre verrà resa stabile la maggiorazione prevista per i figli disabili maggiorenni fino ai 21 anni di età; precedentemente introdotta solo per l’anno 2022.
L’importo minimo aumenterà dunque di 25 euro, passando da 50 euro a 75 euro, mentre quello massimo dovrebbe attestarsi a 262,5 euro, con un?aumento netto di 87,5 euro per i nuclei famigliari di cui sopra trattato.
Ecco di seguito lo schema delle?simulazioni:
- fino a 15mila euro: aumento di 87 euro al mese (+1.050 euro l’anno);
- fino a 20mila euro: aumento di 75 euro al mese (+900 euro l’anno);
- fino a 25mila euro: aumento di 62,5 euro al mese (+750 euro l’anno);
- fino a 30mila euro: aumento di 50 euro al mese (+600 euro l’anno);
- fino a 35mila euro: aumento di 37,5 al mese (+450 l’anno);
- fino a 40mila euro e oltre: aumento di 25 euro al mese (+300 euro l’anno).
Cos’è l’Assegno Unico Universale
L’Assegno Unico Universale è una misura economica di sostegno mensile destinata alle famiglie con figli a carico, ha sostituito il bonus mamma o premio alla nascita, il bonus bebè o assegno di natalità, gli assegni famigliari, l’assegno al nucleo famigliare con almeno tre figli minori erogato dal comune e le detrazioni fiscali per i figli fino ai 21 anni.
Inoltre, devono essere sempre comunicate per tempo tutte le variazioni che possono intercorrere all’interno del proprio nucleo famigliare.
Per coloro i quali invece non hanno mai presentato la domanda, possono presentarla in qualsiasi momento ma l’erogazione della prestazione partirà dal mese successivo alla presentazione stessa.
Per continuare a percepire l’Assegno Unico Universale dovrà essere rinnovato il modello ISEE per l’anno 2023.
L’assegno unico universale è previsto per ciascun figlio dal 7° mese di gravidanza fino a 21 anni di età un assegno pagato mensilmente dall’Inps con importi differenziati in base al modello Isee famigliare: da un minimo di 50 euro mensili per le famiglie con un Isee sopra i 40.000 euro, ad un massimo di 175 euro al mese per le famiglie con un Isee sotto i 15.000 euro.
Casi particolari
Tale contributo è esente dall’Irpef ed è soggetto a maggiorazioni particolari in caso di:
- disabilità
- età della madre minore di 21 anni
- famiglie numerose (più di 2 figli)
- entrambi i genitori lavoratori
Assegno unico universale, i requisiti
L’assegno unico universale spetterà ai nuclei familiari che rispetteranno i seguenti requisiti:
- cittadini italiani o dell’Unione europea o cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo o per motivi di ricerca
- soggetti a imposizione fiscale in Italia
- residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi o titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato per almeno 6 mesi
Spetta per i figli a carico minorenni facenti parte del nucleo familiare ai fini ISEE e per i maggiorenni fino a 21 anni purché in una delle seguenti condizioni:
- frequentante un corso di formazione scolastica o professionale o corso di laurea
- svolga un tirocinio o lavoro con reddito inferiore a 8000 euro annui
- sia disoccupato iscritto al centro per l’impiego
- svolga il servizio civile universale
- disabili senza limiti di età
Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno è previsto un importo di:
- 85 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro
- 25 euro mensili per famiglie con ISEE oltre i 40.000 euro
Per ciascun figlio oltre al secondo è prevista una maggiorazione pari a:
- 85 euro con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro
- 15 euro con ISEE superiore ai 40.000 euro
In caso di genitori separati o divorziati con affidamento condiviso, l’assegno andrà ripartito tra i genitori al 50%. Se invece è presente l’affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.
Come inviare la domanda
La domanda potrà essere presentata in via telematica all’INPS dal mese di gennaio 2022, tutti gli uffici del Patronato Acli sono a tua disposizione, essenziale per l’invio sarà essere in possesso del modello ISEE in corso di validità.
Il nucleo familiare del richiedente, dunque, deve avere?un’attestazione ISEE in corso di validità. Per richiedere l’Assegno Unico è indispensabile avere la Dichiarazione Sostitutiva Unica in corso di validità (DSU) ai fini ISEE, dichiarazione che può essere richiesta ai Caf.
In occasione della presentazione della DSU si riceveranno indicazioni per la pratica di ASSEGNO UNICO UNIVERSALE.
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