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Detrazione 50% enea

INTERVENTI RECUPERO PATRIMONIO EDILIZIO

BONUS 50%: TEMPO 90 GIORNI PER METTERSI IN REGOLA CON L’ENEA

 

DI COSA SI TRATTA?

Se nel 2018 sono stati svolti interventi di recupero del patrimonio edilizio finalizzati al risparmio energetico oppure all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, per beneficiare della detrazione del 50 per cento è indispensabile inviare una comunicazione all’Enea. L’obbligo di inviare i dati relativi a questo tipo di interventi è stato introdotto dalla legge di bilancio 2018 con l’obiettivo di monitorare e valutare l’effettivo risparmio energetico conseguito a seguito dei lavori realizzati sugli edifici. L’Enea, incaricata del monitoraggio, avrà il compito di elaborare le informazioni trasmesse dai contribuenti e di inviare una relazione sui dati raccolti ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano.

COME EFFETTUARE L’INVIO ALL’ENEA ?

Dal 22 novembre è attivo il portale telematico attraverso il quale i contribuenti che, a decorrere dal gennaio 2018 hanno effettuato interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria detraibili col 50%, dovranno comunicarne all’Enea gli estremi e la tipologia. Si tratta dello stesso obbligo già in vigore per il bonus 65% (sugli interventi di risparmio energetico) solo “riapplicato” al bonus 50%.

 

ENTRO QUANDO EFFETTUARE L’INVIO ALL’ENEA ?

L’invio dei dati deve avvenire entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo, con un’unica eccezione per gli interventi la cui data di fine lavori (o collaudo) ricade nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 21 novembre 2018: in questo caso il termine dei 90 giorni decorre dal 21 novembre 2018 e scadrà quindi il 19 febbraio 2019.

 

PER QUALI LAVORI?

Gli interventi agevolabili con questa formula sono quelli che comportino un risparmio energetico rispetto alla situazione precedente, quindi un miglioramento delle prestazioni di consumo dell’appartamento.

In particolare parliamo degli interventi finalizzati alla:

  • riduzione delle dispersioni termiche di pareti verticali, coperture e pavimenti;
  • sostituzione di infissi;
  • installazione di collettori solari;
  • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione, generatori di calore ad aria a condensazione, pompe di calore per climatizzazione degli ambienti, sistemi ibridi, micro-cogeneratori;
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
  • installazione di generatori di calore a biomassa;
  • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati, di sistemi di termoregolazione, di impianti fotovoltaici;
  • installazione di elettrodomestici di classe energetica A+ (per i forni, è sufficiente la A) collegati però a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017 (“bonus mobili”).

 

Approfondimenti: Guida alle ristrutturazioni edilizie, Guida al risparmio energetico